Nell’anno 1994 è venuto a mancare Nino Perizi, pittore, scultore, scenografo, insegnante e mio Maestro di pittura e Maestro di vita. In seguito alla sua morte, ho sentito la necessità di progettare un’opera in suo onore che preveda la collocazione di 26 quadri in una sala espositiva, in modo tale da formare un cerchio (fra pareti, pavimento e soffitto) a simboleggiare che la vita continua anche dopo la morte. Le opere sono quelle che ho inserito nella mia pagina personale “In omaggio a Nino Perizi”. I quadri in azzurro vengono collocati per terra e, per metà, sulle pareti laterali, mentre quelli neri sul soffitto e, per le metà restanti, sulle pareti laterali. Le opere si ispirano all’ultimo lavoro eseguito dal Maestro: “Nuvole e vento -venticinque acquerelli di Nino Perizi” presentati da Luigi Lambertini, edizioni DEDOLIBRI – Trieste. Per la realizzazione di questo mio progetto avrei bisogno di una sala espositiva a titolo gratuito, come il materiale per la realizzazione del progetto (tele, colori acrilici , pennelli, vernice finale) dovrebbero essere forniti, mentre per la realizzazione delle opere dò il mio contributo personale. Anche il trasporto delle opere, il personale che si occupa dell’allestimento e la sorveglianza dovrebbero essere a titolo gratuito. |
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Progetto installativo per la città di Trieste di Lucia Ghirardi
Il progetto prevede un intervento installativo scenografico di Lucia Ghirardi in uno spazio chiuso che non sia necessariamente una galleria d’arte. La mostra prevede una trilogia costituita da: LA FANTASIA, LA REALTA’, OMAGGIO A ITALO CALVINO. L’intervento installativo prevede una parte PITTORICA (costituita dai quadri stessi montati su cantinelle che si usano in scenografia) una LETTERARIA (costituita da testi tratti direttamente dalla Trilogia di Italo Calvino e, più precisamente, “Il barone rampante”, “Il visconte dimezzato”, “Il cavaliere inesistente” e da testi scritti dalla sottoscritta per LA REALTA’ e LA FANTASIA) ed una MUSICALE (costituita da un sottofondo musicale che per LA REALTA’ ,che tratta temi della sofferenza, solitudine ed olocausto, potrebbe essere “I canti di prigionia” di Luigi Dallapiccola): Con questo progetto mi propongo di portare l’arte in spazi nuovi, non necessariamente gallerie d’arte, in modo tale che i fruitori non siano soltanto i frequentatori di tali gallerie ma la gente in generale. Lo spazio espositivo, il trasporto delle opere, il personale che si occupa della sorveglianza delle opere dovrebbero essere a titolo gratuito. |